Ambulatorio del microbiota e del benessere intestinale
Specialità clinica in: GASTROENTEROLOGIA E VIDEOENDOSCOPIA DIGESTIVA,
IL PERCORSO TRA CLINICA E LABORATORIO
L’approccio di questo ambulatorio prevede la presa in carico del paziente nella sua globalità.
VISITA BENESSERE INTESTINALE
La valutazione globale del Paziente portatore di una possibile condizione di disbiosi avviene attraverso un esame clinico, durante il quale viene raccolta l’anamnesi generale (familiare, fisiologica personale, patologica remota e prossima), a cui si aggiunge un’anamnesi intestinale specifica, con particolare attenzione ai problemi evacuativi (criteri diagnostici di Roma III per la stipsi; Scale di Bristol per la valutazione delle feci). Nell’ambito di questo inquadramento globale del Paziente, vengono interpretati e gestiti i dati di laboratorio ed eventualmente strumentali.
Sono molteplici le indagini di laboratorio che possono essere effettuate per supportare una diagnosi di disbiosi intestinale e indagarne gli effetti. Ovviamente, accanto a test generici di valutazione dello status dismetabolico, infiammatorio e immunologico del paziente, esistono dei test più mirati all’area intestinale:
myBIOME
L’unico test genetico che analizza il 100% dei microrganismi del nostro intestino. Questo test è in grado di analizzare il 100% dei microrganismi presenti, determinare gli equilibri fra specie diverse ed evidenziare situazioni di squilibrio da correggere.
L’esito dell’analisi fornisce un report dettagliato che ti permette di avere una panoramica completa del tuo microbiota e misura in particolare:
• Quanti e quali microrganismi sono presenti
• Il potenziale del microbiota di digerire fibre e proteine
• Il potenziale di produzione da parte del microbiota di metaboliti come:
Lipopolisaccaride Esa-Acilato, Metano, Trimetilammina (TMAO), Ammoniaca, Beta-Glucoronidasi,
Ossalato, Acido 3 – Indolepropionico (IPA), Istamina, Gaba, Lattato, Butirrato, Propionato, Acetato,
Vitamina B12 e K, Folato e molto altro.
TEST DI PERMEABILITÀ INTESTINALE
La zonulina è una proteina che modula le giunzioni strette degli euterociti, le cellule che costituiscono la parete intestinale. Essa si lega a uno specifico recettore dell’epitelio della superficie intestinale e innesca una cascata di reazioni biochimiche che creano un disassemblamento delle cellule epiteliali, con conseguente aumento della permeabilità intestinale. Ciò fa sì che alcune sostanze passino attraverso l’epitelio stesso, scatenando nel tessuto linfoide sottostante una serie di reazioni immunitarie. La zonulina è misurabile nel siero del Paziente attraverso un semplice prelievo di sangue.
TEST DI INFIAMMAZIONE INTESTINALE
Calprotectina: si tratta di una proteina, normalmente contenuta nei granulociti, che, misurata nelle feci, costituisce un marcatore di infiammazione intestinale.
TEST DISBIOSI
I batteri e i parassiti intestinali metabolizzano substrati alimentari e/o endogeni, dando origine a metaboliti, quali skatolo e indicano urinario, che vengono assorbiti ed escreti con le urine, con o
senza ulteriori modifiche da parte di altri organi. La presenza nelle urine di quantità eccessive di questi metaboliti può essere indicativa di una proliferazione batterica. Ad esempio, una presenza oltre la norma di D-lattato è suggestiva di una flora intestinale più di tipo fermentativo che di tipo putrefattivo; così come altri metaboliti sono indicativi di proliferazione fungina (ad esempio di Candida albicans). La produzione di indicano è supportata soprattutto da batteri del piccolo intestino che metabolizzano il Triptofano.
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