UN VIAGGIO VIRTUALE VERSO L’AFRICA
15 Ottobre, 2018
Grazie alla collaborazione con Cesvi, Synlab San Nicolò coinvolgerà i pazienti in un’esperienza d’impatto, alla scoperta dell’attività portata avanti dalla onlus in Zimbabwe.
Synlab porta a Como l’esperienza virtuale di Cesvi già proposta in altre sedi del più grande gruppo europeo di diagnostica medica. Dal 22 al 26 ottobre, presso la sede di viale Innocenzo XI, saranno presenti due referenti Cesvi che coinvolgeranno i pazienti in un’esperienza di forte impatto: si verrà trasportati a 7.000km di distanza, per le strade di Harare, capitale dello Zimbabwe. Dalla confortevole hall della struttura comasca ci si potrà affacciare sulla dura realtà africana grazie alla collaborazione con Cesvi, organizzazione umanitaria laica e indipendente fondata a Bergamo nel 1985 e divenuta oggi una delle prime 10 onlus italiane per numero di progetti sostenuti.
“Un viaggio virtuale per cambiare la realtà” sfrutterà la tecnologia Samsung Gear 360 per catapultare i visitatori in Africa, permettendo loro di conoscere la storia di Tadiwanashe e Privilege, un bambino di strada e una ragazza madre che quotidianamente trovano protezione e supporto all’interno della Casa del Sorriso di Cesvi presente in Zimbabwe. Un’esperienza emozionante, che farà comprendere meglio l’azione che la onlus porta avanti in tante zone del mondo, aiutando bambini di strada, minori senza famiglia e donne vittime di violenza. Fondata a Bergamo nel 1985 e divenuta oggi una delle prime 10 onlus italiane per numero di progetti sostenuti (109 progetti attivi in 20 Paesi), Cesvi raggiunge quasi 1 milione di beneficiari nel mondo grazie a un approccio partecipativo e costruttivo.
Con l’intento di offrire alla cittadinanza opportunità sociali e formative anche estranee all’area medica, Synlab San Nicolò di Como ha deciso di aprire le porte della sede a un’associazione che si occupa dei più poveri tra i poveri. L’appuntamento è, quindi, da lunedì 22 a venerdì 26 ottobre presso la sede di viale Innocenzo XI, 70 a Como.
Foto: Copyright Roger Lo Guarro – Zimbabwe
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