Disbiosi intestinale: che cos’è e come diagnosticarla? L’esperto risponde
28 Febbraio, 2023
Per disbiosi intestinale si intende una alterazione della composizione della flora batterica che normalmente colonizza la mucosa del nostro intestino. Molti distretti del corpo umano in comunicazione con l’ambiente esterno (pelle, bocca, tratto gastroenterico, vagina etc.) sono normalmente popolati da colonie di batteri (ed in misura molto minore da miceti e virus) che vivono in condizioni di equilibrio tra loro ed esplicano una funzione benefica per il distretto corporeo che abitano. Nel caso dell’intestino queste colonie di microrganismi che lo abitano sono comunemente indicate come flora batterica intestinale o, con un termine tecnico più moderno, microbiota.
I componenti del microbiota vengono comunemente distinti in 2 categorie:
1) microrganismi non patogeni che svolgono una funzione benefica per l’organismo quali: fermentazione degli zuccheri complessi, effetto barriera nei confronti dei germi potenzialmente patogeni sia endogeni che esogeni, controllo del pH intestinale, sintesi di alcuni complessi vitaminici, mantenimento della normale permeabilità intestinale, modulazione del sistema immunitario enterico; 2) microrganismi potenzialmente patogeni mantenuti in equilibrio e in condizioni di non patogenicità grazie al controllo esercitato dalla precedente classe di microrganismi.
In condizioni normali queste due popolazioni batteriche sono in equilibrio e si parla pertanto di eubiosi, la disbiosi intestinale si verifica invece quando si crea uno squilibrio nella normale composizione e funzione del microbiota.
La composizione del microbiota varia in funzione dell’età, della diversa etnia, ma anche tra individui della stessa etnia a causa delle diverse attitudini alimentari e del diverso corredo genetico.
Ogni individuo possiede quindi un proprio microbiota e il numero di geni totale che lo compongono è 100 volte superiore a quello del genoma umano.
L’equilibrio del microbiota è essenziale per gestire il benessere del nostro organismo, soprattutto nelle seguenti condizioni:
- Disturbi digestivi / intestinali
- Sovrappeso / controllo
- del senso di fame e sazietà
- Sindrome metabolica
- Gravidanza / allattamento
- Menopausa / osteoporosi
- Produzione di energia / sviluppo del muscolo
- Disturbi della pelle
- Ansia, stress, insonnia
Da cosa può essere causata la disbiosi?
Le cause che possono dare origine alla disbiosi sono molte, tra le più comuni e generiche abbiamo errori alimentari ( ad es. dieta troppo ricca di cibi raffinati, con eccesso di alcolici e superalcolici, additivi e inquinanti), stress psico-fisico, abuso di farmaci (antibiotici, anti-secretori, chemioterapici), condizioni patologiche specifiche del tratto gastro – intestinale (quali disturbi motori, malattie infiammatorie croniche), postumi di infezioni batteriche o virali intestinali, malnutrizione in età avanzata.
Quali sono i sintomi della disbiosi?
La disbiosi può compromettere la funzionalità intestinale, causando una serie di disturbi come meteorismo, diarrea, dolore e gonfiore addominale accompagnati da uno stato di malessere generale, stipsi, può inoltre portare alla maldigestione di alcune sostanze alimentari e quindi ad intolleranze alimentari indirette ovvero non direttamente legate a uno specifico alimento. Per intervenire su questo tipo di intolleranze è necessario trattare la disbiosi.
Come si fa a diagnosticare una disbiosi?
Per diagnosticare la disbiosi, e quindi poter intervenire con una cura specifica, vi sono test di laboratorio che si basano sull’analisi dei ceppi di batteri che sono presenti nelle feci. Presso SYNLAB San Nicolò è possibile effettuare myBIOME, un test di sequenziamento metagenomico che esegue uno studio approfondito di tutto il patrimonio genetico appartenente ai microrganismi intestinali partendo da un campione fecale. Questo test è in grado di analizzare il 100% dei microrganismi presenti, determinare gli equilibri fra specie diverse ed evidenziare situazioni di squilibrio da correggere.
Come curare o prevenire la disbiosi?
Per curare e/o prevenire la disbiosi bisogna per prima cosa agire sull’alimentazione adottando una dieta povera di carboidrati raffinati e grassi e ricca di fibre, vitamine (come la vitamina D) e polifenoli.
Oltre alla dieta, nella rimodulazione del microbiota intestinale un ruolo cruciale è svolto da un sano stile di vita: regolare attività fisica, gestione dello stress, giusto tempo dedicato al sonno ed evitare fumo e l’alcool. È possibile anche riequilibrare il microbiota intestinale attraverso l’assunzione di probiotici, cioè batteri benefici come i Lattobacilli e i Bifidobatteri.
Per maggiori informazioni contattaci:
SYNLAB San Nicolò Lecco78, in corso Carlo Alberto 78, contattaci al numero 0341 1819020 oppure per email info.lecco78@synlab.it.
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Per maggiori info su myBIOME
https://synlab.it/servizi/analisi-di-laboratorio/my-biome.html
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